Visita Posturale

CHI PUO’ BENEFICIARE DI UNA VISITA POSTUROLOGICA

Una visita posturologica, malgrado il nome, non si interessa, almeno come fine ultimo, all’analisi della posizione assunta dal corpo.

Quest’ultima è l’espressione di una alterazione del tono muscolare, vero testimone di un disequilibrio sensoriale.

Questo paziente presenta dolore cronico alla schiena. La sua postura è chiaramente scorretta. Essa è determinata da una cattiva informazione sensoriale che fa credere al paziente che questa sia la sua postura corretta.

Il tono muscolare è la tensione del muscolo sottomesso alla forza di gravità ed è attivato da informazioni che arrivano da vari organi sensoriali come il sistema vestibolare, la vista, l’udito, il tatto.

Quindi la testa inclinata, il dorso cifotico, il piede piatto, i denti storti sono dei campanelli d’allarme da tenere in considerazione, ma non lo scopo del trattamento.

Trattare l’aspetto morfologico significa lavorare sull’uscita del sistema e non sull’entrata, ovvero sulla causa del disequilibrio.

Una visita posturologica deve quindi basarsi su tre elementi, che sono anche la base per poter poi porre diagnosi di Sindrome da Deficit Posturale:

  1. anomalie toniche
  2. anomalie percettive
  3. anomalie di localizzazione spaziale

Questi tre elementi, d’altra parte, sono la base del controllo motorio e posturale.

Anomalie di tono: si esegue una batteria di test legati al movimento bio-meccanico ,e attraverso il loro svolgimento più o meno corretto si rilevano le eventuali tensioni anomale dei muscoli legati a quel movimento. In tal modo possiamo definire DAL PUNTO DI VISTA POSTUROLOGICO  LA TIPOLOGIA DEL PAZIENTE.

Si possono utilizzare una grande varietà di test, ma noi utilizziamo quelli legati alla scuola francese e portoghese di posturologia, perché essi sono stati ampiamente e lungamente verificati, sono riproducibili e soprattutto sono le linee guida per poter fare terapia.

Per le anomalie percettive si utilizza uno strumento di nome sinottoforo, utilizzato comunemente in ortottica e strabologia.

Per le anomalie di localizzazione spaziale si utilizza il test di Maddox, anch’esso di utilizzo oculistico, ma finalizzato alla Posturologia ( Maddox posturale ) grazie ad una serie di controlli legati al protocollo messo a punto dai dott.ri Quercia e Marino.

Tutti questi test sono insegnati nei due Istituti Universitari di Digione e Bologna.

La visita dura mediamente un’ora, è assolutamente innocua, indolore e ci permette di formulare una diagnosi e instaurare  una terapia.